Vero, le fragole (se non quelle selvatiche), non si trovano spontanee in natura, ma le voglio comunque includere in questa rubrica per il fatto che, grazie al clima finlandese, questi frutti di bosco sono particolarmente gustosi quassù. E sì, perché qui in estate il buio non ci raggiunge e questo pompa la crescita delle fragole in maniera esponenziale, facendole crescere ininterrottamente.
Inoltre, l’aria priva di inquinamento (vi ricordo che la Finlandia è composta dal 75% di foresta!) e il non utilizzo di pesticidi le rendono naturali e biologiche all’ennesima potenza.
In Finlandia uno può anche raccogliere le fragole da sé. E no, non sto intendendo che bisogna piantarsele nel proprio giardino di casa, ma semplicemente si può andare a raccoglierle nei terreni pagandole al proprietario ad un prezzo irrisorio. Ecco come funziona. Durante l’estate troverete spesso lungo le strade finlandesi questo tipo di cartelli:
Quando ne vedete uno, seguite le indicazioni e vi troverete nel campo. Di solito questi campi di fragole sono gestiti a livello familiare, quindi troverete un componente della famiglia lì a vostra disposizione che vi indicherà in che fila raccogliere le fragole. Il gioco è fatto e potrete dare il via alla vostra raccolta personale! Mi raccomando, munitevi di secchielli. Nel giro di un’ora, senza alcuna fretta, io e Klaus siamo riusciti a raccoglierne 10 chili, quindi ci si mette davvero poco tempo.
Vi sono diversi motivi per il quale raccogliere le fragole vale la pena:
- costano di meno (nello stesso posto dove le abbiamo raccolte le vendevano anche già raccolte e costavano 50% in più di quanto le abbiamo pagate noi, ossia 4€, ma durante fine stagione le potrete trovare anche 1-2 € al chilo e saranno ancora perfette per fare marmellate e succhi)
- potete scegliere da voi le fragole
- molto probabilmente sarete le prime persone a toccare le fragole, quindi in questo modo si evita passaggi di mano e microbi
- più fresche di così non si può
La famiglia dove siamo andati noi ha due campi: uno attaccato a dove vivono e l’altro a qualche centinaio di metri di distanza (ma non si ha visibilità perché una foresta (ma dai?!) le divide). A noi è toccato un filare nel secondo campo. Il bello è che raggiunto il posto non vi era alcun tipo di controllo, quindi (da buona mente italiana criminale), uno potrebbe benissimo andare, raccogliere e andarsene indisturbato senza pagare un centesimo. Giusto per farvi capire l’onestà che vige quassù.
La specie che quella famiglia coltiva è chiamata in finlandese POLKA, ossia la Fragaria x ananassa, una qualità dolcissima e perfetta per questi climi, dato che predilige estati brevi e inverni piuttosto rigidi.
Delle fragole raccolte se ne possono fare diversi usi. Noi le abbiamo principalmente congelate così come sono (rimuovendo il picciolo) in buste da mezzo chilo l’una così da utilizzarle a colazione in frullati, nel puuro o in yogurt. Con le restanti le abbiamo semplicemente gustate fresche e abbiamo fatto qualche vasetto di marmellata.
Presto condividerò con voi qualche ricetta in cui potrete utilizzare le fragole! Rimanete sintonizzati e iscrivetevi alla newsletter qui sotto per ricevere i nuovi post!
Consigli: vi conviene raccogliere le fragole ancora con il picciolo attaccato, in modo da mantenerle fresche per un maggiore periodo di tempo. Per maggiori info sui benefici e le proprietà visitate qui